Brescia poco conosciuta
La finalità di questa idea non è di proporvi un tour di Brescia e, tanto meno di sostituirmi ad una guida turistica, in quanto non ho nè la preparazione e tanto meno le competenze, ma applicare alla nostra città un’iniziativa di un architetto che, ad un convegno disse: ”ho effettuato delle fotografie della parte superiore di alcuni edifici e le ho inviate ai miei amici, in pochi sono riusciti ad identificarli, mentre quando inviavo la fotografia della parte inferiore, quasi tutti lo individuavano”.
La sua riflessione fu che, l’abitudine e la quotidianità nel percorrere le vie della città, dove si risiede, ha la conseguenza di non prestare attenzione.
Facendo tesoro della sua affermazione, ho provato a passeggiare nelle vie del centro storico di Brescia, volgendo anche lo sguardo verso l’alto, ed ho scoperto che non conoscevo alcuni particolari della nostra città.
Questo edificio in via XXIV Maggio, completamente inglobato nel palazzo delle Poste Italiane, riporta tuttora affreschi del famoso cinquecentesco pittore bresciano Lattanzio Gambara. La casa con gli affreschi doveva essere abbattuta insieme agli edifici circostanti, ma l'allora soprintendente, Ettore Modigliani si espose in prima persona, sfidando l'opinione pubblica e la stampa di regime negli anni ‘30, che volevano la "sanificazione" dell'intera area.
Il dipinto murale, che fu oggetto di interpretazioni, dovrebbe rappresentare l’assassinio di Agrippina madre di Nerone, è una rara forse unica testimonianza dell’antico “quartiere delle pescherie”, che venne demolito per fare posto all’odierna Piazza Vittoria.